
Kulima Pamoja
Un progetto di agricoltura sostenibile nel Sud Kivu a sostegno dei piccoli agricoltori nella gestione delle risorse naturali, in alternativa alle migrazioni e al lavoro degradante nelle miniere

Il contesto
Le province del Kivu e Ituri, nell’est del Congo RD, a causa della loro ricchezza mineraria strategica a livello globale, sono teatro, da trent’anni, di una delle più grandi crisi umanitarie, sanitarie e ambientali del mondo. La fame e la violenza si alimentano a vicenda, con conflitti armati e migrazioni di massa. Secondo il rapporto 2024 di UNDP, il 79% della popolazione, nel periodo 2012-2023, ha vissuto con meno di 2,15 euro al giorno. Avere cibo a livello locale è prioritario, sia a livello familiare che comunitario, in ambito rurale e urbano, attraverso forme di autoproduzione, con metodologie agroecologiche, a Kmzero e a costi contenuti.

Il progetto
Kulima Pamoja, con un approccio di gestione inclusivo e olistico, promuove modelli agricoli resilienti e sostenibili integrati in buone pratiche agro-ecologiche a sostegno dei piccoli agricoltori nella gestione delle risorse naturali, ai fini di un aumento della produzione agricola per l’autosufficienza e la stabilizzazione delle famiglie, in alternativa alle migrazioni e al lavoro degradante nelle miniere.
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La strategia di intervento si basa sul potenziamento del Centre de Formation Professionnel Saint Joseph de Murhesa (Provincia di Kabare – Sud Kivu) nel settore agropastorale, diventando volano per lo sviluppo socioeconomico e nutrizionale del territorio.
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Le buone pratiche promosse saranno: pianificazione con rotazioni e consociazioni, uso di sementi migliorate, compostaggio diffuso, vivai artigianali, uso dei biopesticidi, il quaderno di campagna per un’agricoltura più organizzata, mulching e pratiche antierosione.



Obiettivi
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Migliorare l’autosufficienza alimentare e la stabilizzazione delle comunità rurali vulnerabili nell’est della Repubblica Democratica del Congo, attraverso un’agricoltura di prossimità più efficiente, riducendo fame e fenomeni migratori.
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Attivare il Dipartimento di Agricoltura nel Centre de Formation Professionnel Saint Joseph de Murhesa per il rafforzamento delle competenze degli agricoltori e la diffusione di pratiche agroecologiche sostenibili

Beneficiari diretti
e indiretti
Diretti: 40 giovani vulnerabili con interessi in ambito agricolo e autoimprenditoria selezionati nei villaggi della regione di Kabare. Quasi 6.000 famiglie riceveranno formazioni sulle pratiche agroecologiche. Quasi 100 famiglie replicheranno orti domestici sul modello dei 10 Kitchen garden realizzati in aree urbane strategiche.
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Indiretti: le famiglie dei giovani vulnerabili formati in sede. Per la sostenibilità e comprensibilità delle tecniche i beneficiari indiretti possono essere migliaia nel lungo periodo.


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4.1 By 2030, ensure that all girls and boys complete free, equitable and quality primary and secondary education leading to relevant and Goal-4 effective learning outcomes.
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4.4 By 2030, substantially increase the number of youth and adults who have relevant skills, including technical and vocational skills, for employment, decent jobs and entrepreneurship.

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8.3 Promote development-oriented policies that support productive activities, decent job creation, entrepreneurship, creativity and innovation, and encourage the formalization and growth of micro-, small- and medium-sized enterprises, including through access to financial services.
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8.6 By 2020, substantially reduce the proportion of youth not in employment, education or training.
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8.8 Protect labour rights and promote safe and secure working environments for all workers, including migrant workers, in particular women migrants, and those in precarious employment.

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17.3 Mobilize additional financial resources for developing countries from multiple sources.

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17.16 Enhance the global partnership for sustainable development, complemented by multi-stakeholder partnerships that mobilize and share knowledge, expertise, technology and financial resources, to support the achievement of the sustainable development goals in all countries, in particular developing countries.