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I nostri beneficiari: la storia di Theo, un barman all'ateneo



Quella di Theo, ragazzo nato nell’anno del genocidio Rwandese (1994) a Kigali, è una storia di determinazione, sacrificio e riscatto sociale.

Rimasto orfano di padre proprio a causa delle violenze di quella tragedia umanitaria, la sua famiglia negli anni successivi si è trovata in grandissima difficoltà. Le entrate della madre non erano abbastanza per badare a tutti i figli - oltre a lui, due sorelle e un fratello -, permettergli di avere una vita dignitosa e proseguire gli studi.


Così, come spesso accade in questi casi, i bambini si allontanano dalla famiglia per cercare una vita migliore, ma finiscono per vivere di espedienti per strada.


Ed è esattamente quello che è successo a Theo.

Il suo destino sembrava segnato, ma un giorno incontra gli operatori della Caritas di Kigali che lo accolgono nel centro di recupero Saint Paul per i bambini di strada e inizia il suo percorso di formazione. Sui banchi dimostra grandi potenzialità e una determinazione fuori dal comune. Nel 2016 inizia a lavorare al bar del centro Saint Paul di Kigali come cameriere e aiuto pasticcere per mantenersi e mantenere la sua famiglia, e contemporaneamente continua i suoi studi nella scuola secondaria serale.



Nel 2019 si diploma con successo ma non gli basta:


Theo ha un grande sogno: specializzarsi in turismo alberghiero, perché è consapevole che la sua naturale vocazione risiede nell'accogliere i turisti e soddisfare le richieste anche del cliente più esigente.


Così Okapia decide di sostenerlo e aiutarlo con la borsa di studio chiamata in suo onore “Theo, un barman all’ateneo”, che gli permette a tutt'oggi di frequentare l’università pur continuando a lavorare per sostenere la famiglia e i costi di vitto e alloggio.


Oggi Theo è al terzo ed ultimo anno accademico e i suoi risultati sono eccellenti. Non vediamo l’ora che con il diploma possa spiccare il volo e realizzare tutti i suoi obiettivi.



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