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Volontario: "istruzioni per l'uso"



Cosa serve per fare il volontario?

Per essere volontario in una Onlus bisogna innanzitutto mettere da parte il proprio ego e mettersi a disposizione con generosità. Ciò non vuol dire diventare Madre Teresa di Calcutta o Gandhi ma, molto semplicemente, fare quello che si può e ci si sente.



Cosa si può dare?

Il tempo. Mettere il proprio tempo a disposizione, che può essere tanto o poco, un’ora alla settimana o un’ora ogni sei mesi: è molto più utile la qualità del tempo a disposizione, rispetto alla quantità. Per una Onlus piccola come Okapia è importante poter contare sui propri volontari e sapere che ci sono, anche solo una volta all’anno se non si può fare di più, perché in questo modo è possibile pianificare le attività sapendo che ci sarà qualcuno che darà una mano. È quindi altrettanto importante NON dare disponibilità, sull’onda dell’entusiasmo, che non si ha la certezza di poter rispettare.


Meglio esserci una volta in più che una in meno.


Cosa si può fare?

Prima di tutto è fondamentale conoscere le proprie capacità e competenze e comprendere cosa può essere utile. Può essere molto più importante fare qualcosa di semplice, come coinvolgere amici e parenti in una raccolta fondi, facendo loro acquistare i prodotti di Natale, o esserci durante una vendita o un evento, che promettere rivoluzioni che poi si spengono al primo impegno sopraggiunto.


Puoi mettere a disposizione le tue conoscenze, le tue idee, uno spazio per eventi, la tua presenza in occasioni particolari; si può essere utili in tantissimi modi. Non avendo una struttura ampia, è utile anche avere a disposizione fra i volontari molte figure professionali diverse, che possano dare una mano quando serve una competenza specifica in questioni tecniche o burocratiche. I bisogni di una Onlus cambiano con il passare del tempo e una figura che oggi potrebbe sembrare superflua può diventare la chiave di volta nello sviluppo di un progetto futuro.



Come si può fare?

Una Onlus è come una piccola azienda che lavora per il bene altrui. Quello del volontario può essere un hobby meraviglioso che però si deve sempre rapportare ad una realtà professionale.


Bisogna quindi capire quando c’è bisogno, ma anche essere capaci di fare un passo indietro quando, per esempio, il proprio contributo non è più sufficiente a portare avanti un determinato incarico, lasciando spazio a chi può fare meglio.

Così come per i progetti, è necessario capire i reali bisogni del territorio e delle persone che lo abitano per far sì che risultino efficaci, per fare "bene" il volontario bisogna capire i reali bisogni dell’Associazione e mettersi a disposizione senza anteporre le proprie aspirazioni personali. Poi certo, si può essere anche uno di quei volontari sul campo in terra africana, e più Okapia crescerà, più il loro contributo sarà fondamentale, ma anche in questo caso è sempre importante capire quale possa essere il proprio contributo per il bene dell’Associazione e dei suoi beneficiari.


Andare in missione è un’esperienza meravigliosa ma anche molto faticosa, perché si concentrano tantissime attività in poco tempo e bisogna essere sempre concentrati sui vari progetti.


Il segreto?

Avere sempre nella mente un piccolo spazio riservato a Okapia.

Sono tantissime le situazioni in cui si può creare qualcosa, in cui possono nascere nuove idee e progetti, o in cui si può conoscere qualcuno che può diventare un partner fondamentale per noi, che sia una persona fisica o un’azienda. Essere sempre pronti a farsi venire un’idea o a dire al momento giusto: “Sai che c’è questa associazione di cui faccio parte...”.



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